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Chiese promotrici

Il Centro culturale protestante è promosso da tre importanti realtà del protestantesimo storico milanese:

  • Chiesa evangelica valdese
  • Chiesa evangelica metodista
  • Chiese evangeliche battiste
Chiesa Evangelica Valdese di Milano

 

Mantiene due appellativi per sottolineare il legame che unisce la testimonianza odierna alle esperienze di fede dei valdesi medievali e per riaffermare l’attualità della Riforma protestante del XVI sec.  A Milano, la nascita della Chiesa valdese risale al 1860. Dal 1895 al 1936 vi sono due chiese che conducono vita propria, ma in buone relazioni: una in piazza Missori e l’altra in via Fabbri/De Amicis. Nel corso degli anni si costituiscono la Corale, la Società delle Signore o Società di cucito per i poveri (poi Lega femminile) e il “Circolo giovanile”. Nel 1903 la chiesa di piazza Missori diviene “autonoma” ed è tra le prime ad accettare membri elettori donne (partecipazione piena alle deliberazioni dell'assemblea di chiesa). Nel 1907 partecipa all'Esposizione internazionale con uno stand sull'opera in Sud America. Su iniziativa di Mario Alberto Rollier, nasce nel 1928 il “Gruppo giovanile valdese” e il gruppo redazionale della rivista "Gioventù Cristiana".

Durante la Seconda guerra mondiale e nella Resistenza, valdesi e metodisti si impegnano nella comune battaglia antifascista. Nel 1952 il fronte originale del tempio di San Giovanni in Conca (demolito nel 1948 per ampliare piazza Missori) è attaccato al nuovo tempio di via Sforza, che viene inaugurato il 9 novembre. I membri di chiesa, grazie all’immigrazione e all’opera di testimonianza, sono più di 600 e i giovani milanesi partecipano alla costruzione del Centro ecumenico Agape. Alla fine degli anni ’60 nasce l’esperienza della comune di Cinisello Balsamo con il Centro culturale Jacopo Lombardini. Negli anni ’70 si costituiscono i “gruppi di zona” per un’azione di testimonianza nei quartieri periferici. Nel 1996-7 la facciata del tempio è stata completamente restaurata. L’esperienza ecumenica di questi anni soprattutto dopo le Assemblee ecumeniche di Basilea (1989) e Graz (1997) permette anche alle Chiese cristiane di Milano di esprimere momenti alti di dialogo e di reciproca conoscenza.


Per saperne di più sulle attività, vai al sito della Chiesa valdese di Milano.

 
Chiesa Evangelica Metodista di Milano

 

La Chiesa metodista episcopale e la Chiesa metodista wesleyana sono presenti a Milano e crescono rapidamente: le loro vicende si sviluppano in parallelo. Nel 1880, la Chiesa episcopale ha due locali di culto e alcuni anni dopo apre una scuola elementare. Nella tradizione metodista di impegno sociale si costituisce anche un ufficio di collocamento e nasce il “Circolo giovanile”. Nel 1888 viene acquistata la proprietà in corso Garibaldi, per dotarsi di una casa pastorale e si apre un locale di culto in Porta Venezia che dal 1897 trova sede nella cappella di corso Loreto.

Negli anni 1920-30 si aggiungono due nuovi locali di culto del metodismo wesleyano: via Cesare Correnti e via Melzi d'Eril. Nel 1921 Chiesa episcopale di Porta Venezia si trasferisce in via Eustachi. Seguono anni di crisi con l'avvento del fascismo. Le continue vessazioni e la crisi economica si fanno sentire: rimangono solo il tempio di via Cesare Correnti e quello di corso Garibaldi. I legami con la cultura laica della città sono forti. Durante la Seconda guerra mondiale e nella Resistenza, valdesi e metodisti si impegnano nella comune battaglia antifascista.

Per unire i due rami del metodismo, bisognerà attendere fino al 1946 quando nasce la Chiesa metodista d'Italia che diventa autonoma nel 1962. Il 4 marzo 1973 viene inaugurata la chiesa di via Porro Lambertenghi - nel quartiere popolare dell’Isola - per un’opera di testimonianza evangelica nel tessuto urbano e sociale. Oggi la Chiesa metodista è una realtà dinamica, vivace miscela di fratelli e sorelle in Cristo provenienti da comunità preesistenti o immigrate a Milano. Il gruppo di lingua inglese, con un pastore americano, è costituito soprattutto da filippini, ghanesi e indiani. John Wesley affermava: "il mondo è la mia parrocchia".

Per saperne di più sulle attività, vai al sito della Chiesa metodista di Milano.

Chiese Evangeliche Battiste di Milano

 

La presenza battista a Milano risale al 1872 grazie all’opera di evangelizzazione di George Boardman Taylor, predicatore battista e animatore della missione cristiana all'estero. Da allora quella piccola compagine di cristiani militanti fissò il suo precario domicilio prima in via Cernaia, poi in via De Sanctis e da ultimo in via Paolo Sarpi. Caratteristica del modo di essere chiesa in ambito battista è il “congregazionalismo”: ogni chiesa si autogoverna e decide autonomamente le linee della propria testimonianza nella città in cui opera.
Dal 1951 i battisti di Milano si riuniscono nei locali della chiesa di via Pinamonte da Vimercate.

Per saperne di più sulle attività, vai al sito della Chiesa evangelica battista di via Pinamonte.

La Chiesa evangelica battista di via Jacopino da Tradate è presente nel territorio milanese dal 1970. La sua nascita è legata all’esperienza di un gruppo di credenti evangelici battisti che desiderava sperimentare una modalità decisamente democratica di essere chiesa: per garantire un elevato ed ampio coinvolgimento nella vita della chiesa è necessario essere tutti ugualmente informati e chiamati a partecipare e a discutere sul servizio nella comunità.

Per saperne di più sulle attività, vai al sito delle Chiesa evangelica battista di via Jacopino.

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